Ragazza Madre: consigli per crescere da sole un figlio

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Quella delle ragazze madri è al giorno d’oggi una realtà molto diffusa non solo in Italia ma in tutto il mondo. Sono tantissime infatti le donne che si ritrovano a dover crescere da sole un figlio poiché il padre è assente (le ragioni possono essere davvero varie).

 

Il più delle volte inoltre una ragazza madre è anche molto giovane, non ha esperienza e non sa bene come affrontare la situazione. Non bisogna però disperare perché, nonostante sembri un compito quasi impossibile, ci sono alcuni semplici ma pratici consigli che si possono seguire al fine di riuscire nell’intento di crescere da sole un bambino sano e felice.

 

Naturalmente la prima cosa da fare consiste nel credere in se stesse e nelle proprie potenzialità: una donna è molto più forte di ciò che crede e se vuole può riuscire a fare tutto ciò che desidera. Non bisogna quindi abbattersi nè pensare che sia qualcosa di irrealizzabile poiché si rischierebbe soltanto di peggiorare il proprio umore e quello del proprio bambino.

 

In passato con il termine ragazza madre si faceva riferimento alle donne il cui compagno non aveva riconosciuto il bambino mentre oggi esso viene utilizzato in maniera più generica per riferirsi a tutte le mamme single (divorziate, vedove o donne che hanno usato la fecondazione assistita).

Ragazza madre: quando la mamma deve fare anche da padre
Se il padre non è disponibile e non può contribuire alla crescita del bambino ci si può affidare a parenti, amici o altre persone care. Non bisogna cercare di fare le super donne, imponendosi di fare tutto da sole, perché non bisogna dimostrare nulla a nessuno: il benessere del bambino deve essere la priorità e chiedere aiuto non è senz’altro sinonimo di debolezza anzi, richiede una grande maturità.

 

Per tale ragione è possibile farsi aiutare dalla propria mamma, da una sorella, dalla vicina di casa o qualsiasi altra persona di fiducia. Tale aiuto poi è fondamentale soprattutto se la ragazza madre è una studentessa oppure lavora tutto il giorno. In quest’ultimo caso magari sarebbe più opportuno cercare una baby-sitter competente che possa occuparsi del piccolo per gran parte della giornata.

 

Di solito le neo mamme non sono molto propense ad assumere una tata soprattutto quando il proprio figlio è ancora molto piccolo: è opportuno però sdoganare questo mito e cercare di rendere il tutto più semplice. Non avere un compagno affianco sul quale appoggiarsi e condividere paure e timore non è affatto un gioco da ragazzi ma le mamme sanno essere multitasking all’occorrenza e cavarsela benissimo da sole.

 

Crescere un figlio senza il papà: ritagliarsi dello spazio per se stesse
Molte donne quando hanno un figlio commettono l’errore di cominciare a trascurare completamente se stesse, indipendentemente se sia presente il padre o meno. Mettere il bambino al centro dell’attenzione e farlo diventare il fulcro del proprio mondo non è certamente la scelta più giusta perché fare la madre non significa annullarsi totalmente.

 

Questo atteggiamento, oltre a nuocere alla mamma, non fa bene neanche al bambino stesso poiché egli potrebbe percepire tale comportamento come un’insicurezza di fondo. Per tale ragione dunque è necessario ritagliare un pò di spazio da dedicare a se stesse, alle cose preferite, ai propri hobby: bastano soltanto poche ore al giorno per sentirsi meglio. Non occorre fare grandi cose: anche andare dal parrucchiere, in centro a fare shopping, in giro con le amiche, una serata al cinema oppure un appuntamento dall’estetista possono essere attività in grado di regalare soddisfazione. Bisogna quindi imparare a distaccarsi per un pò dal bambino e ritrovare il proprio io per essere serene.

 

Ragazza madre: le cose da fare e quelle da non fare
Una ragazza madre molto spesso soffre per l’abbandono del papà e tende a sostituire il piccolo che dunque assume il ruolo del partner al quale fare confidenze, sfogare desideri e frustrazioni ed esprimere la propria sofferenza. Questo comportamento è sicuramente sbagliato poiché il bambino deve avere il suo ruolo e non può sostituire quello del papà. Non bisogna quindi caricare il bimbo di responsabilità che non gli appartengono perché potrebbe rivelarsi davvero deleterio. Un altro atteggiamento che è consigliabile evitare consiste nel cercare di fare sia da madre che da padre al proprio figlio.

 

 

Una mamma, per quanto forte possa essere, non potrà mai sostituire la figura paterna. Se il padre c’è bisogna cercare di coinvolgerlo quanto più possibile nella vita del bambino senza però secondi fini. Nel caso in cui invece il papà dovesse essere totalmente assente si può sostituire la figura maschile con un’altra di fiducia come ad esempio un nonno, uno zio oppure un amico. Le mamme single inoltre non devono rinunciare alla propria sessualità e alla propria femminilità: anche se si è madre si è comunque donne e non è giusto abbandonare il proprio lato femminile e chiudersi a riccio.

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