
Più che un metodo, è un approccio naturale all’educazione e alla vita, basato sull’osservazione.
La Montessori, occupandosi di bambini portatori di disabilità e handicap, si rese conto dell’importanza di personalizzare i piani di studio, in base alle reali possibilità del singolo alunno.
Il bambino, messo in condizione di esplorare e muoversi liberamente, va aiutato a fare da solo.
La libertà, però, è organizzata e non sfocia nel caos, perché abbinata ad autodisciplina, rispetto e ordine.

“Il piccolo” dice la Montessori, “rivela se stesso solo quando è lasciato libero di esprimersi, non quando viene coartato da qualche schema educativo o da una disciplina puramente esteriore”.
Solo in questo modo il bambino impara ad autoregolarsi. Infatti secondo la Montessori il bambino per sua natura è serio, disciplinato e amante dell’ordine, e messo a contatto con i materiali pedagogici adatti e guidato da un educatore “umile” e discreto è in grado di autoeducarsi e di dispiegare le sue potenzialità e andare a formare “un’umanità libera e affratellata”

Secondo Maria Montessori, al centro dell’apprendimento troviamo il bambino stesso con la sua esigenza di apprendere e di imparare all’interno di un ambiente ricco, vario e stimolante. I bambini stessi possono essere lasciati liberi di scegliere i materiali, i giocatoli e gli strumenti che preferiscono utilizzare in un determinato momento, perché ogni esperienza rappresenta un’occasione di apprendimento.
Il metodo Montessori è applicato in scuole che vanno dal nido alle medie inferiori. I principi montessoriani sono molto seguiti anche da genitori che praticano l’homeschooling.
Secondo alcuni studi, i bambini montessoriani sviluppano migliori capacità di problem solving anche nella vita pratica, prediligono giochi meno violenti, apprendono con maggior entusiasmo senza forzature e senza lo stress delle verifiche, rispettano di più le regole, gli altri e le cose.

Maria Montessori ha elencato 15 regole per i genitori da seguire per il benessere dei bambini:
1. Siate il migliore per i vostri figli. I bambini imparano da tutto ciò che li circonda: non solo dalle parole, ma soprattutto dai fatti.
2. Non criticateli sempre, diventeranno degli adulti frustrati e saranno portati a giudicare il prossimo.
3. Elogiateli! Gli elogi li aiuteranno ad imparare a dare valore alle cose.
4. Non siate ostili in loro presenza o nei loro confronti. Tenderanno a litigare frequentemente.
5. Non ridicolizzateli mai o svilupperanno una forte timidezza che difficilmente riusciranno a debellare.

6. Date loro fiducia e aiutateli ad accrescere la loro autostima in modo da potersi relazionare agli altri dando loro fiducia a loro volta.
7. Mai sottovalutarli o rischieranno di sviluppare sentimenti di frustrazione e tristezza, oltreché sensi di colpa.
8. Date loro ascolto ed importanza, facendoli capire che siete contenti di conoscere le loro idee e opinioni, rendendoli sempre partecipi.
9. Curateli e amateli il più possibile. Sentendosi amati impareranno a trovare l’amore nel mondo.
10. Mai parlare male dei vostri figli, né in loro presenza, né quando sono assenti.
11. Date sempre molto valore agli aspetti dei vostri bambini, curatene la crescita emotiva.
12. Non ignorateli mai, ma rispondete sempre quando vi parlano.
13. Davanti ai loro errori, rispettateli comunque. Gli sbagli saranno corretti nel tempo.
14. Aiutateli quando è necessario, ma abbiate anche la pazienza di lasciarli liberi di commettere errori in modo che trovino la strada migliore da sé.
15. Rivolgetevi ai vostri figli con gentilezza, cercate sempre di offrire loro il meglio di voi. Ve ne saranno sempre grati!

Nel’approccio Montessori l’educatore deve osservare, ascoltare e rispettare il singolo bambino e i suoi bisogni, senza sostituirsi a lui, ma insegnandogli a fare da solo e predisponendo un ambiente stimolante a sua misura. L’educatore – specificamente formato – con discrezione guida e incoraggia, senza correggere o giudicare.
L’insegnante introduce l’utilizzo del materiale, ma poi il bambino è in grado di usarlo autonomamente e di verificare da solo eventuali errori. Non ci sono giocattoli, ma solo materiale didattico e oggetti veri.
l bambino è messo in condizione di imparare a prendersi cura di sé e delle cose, a lavarsi, allacciarsi le scarpe, apparecchiare, pulire, trasportare, travasare, stirare ecc. ma anche ad aspettare il proprio turno e ad accordarsi con gli altri per lavorare in gruppo. Può scegliere liberamente quali attività da svolgere e per quanto tempo (perciò, è facilitata la concentrazione). I gruppi di lavoro sono eterogenei e ciò permette ai più piccoli di imparare dai più grandi e a questi ultimi di trarre soddisfazione nel sentirsi “grandi” e anche di verificare le conoscenze apprese.
L’ambiente degli istituti Montessori deve educare stimolando lo sviluppo e la creatività, perciò nulla è casuale: tutto è a portata e a misura di bambino (tavoli, sedie, poltroncine, lavandini, water, pensili ecc.) e ognuno contribuisce a tenere tutto pulito ed in ordine.
Esistono aree differenziate dedicate alla lettura, alle scienze, al disegno, alla scrittura ecc. e l’atmosfera è calma e serena.
Montessori chiamò la sua scuola Casa dei bambini, perché gli studenti dovevano sentirla loro.