
La prima sfida per un neonato: lo svezzamento
Lo svezzamento rappresenta senza dubbio uno dei momenti più importanti nella vita di un neonato. A distanza di circa 5-6 mesi dalla nascita, infatti, il piccolo deve essere sottoposto alla prima grande sfida per il suo corpo: far fronte allo svezzamento, ovvero la pratica relativa all’introduzione dei primi cibi solidi e liquidi persi dal latte nell’alimentazione del bambino.
Con gli anni la pratica dello svezzamento ha subƬto modifiche parziali, introducendo cibi persi a fronte di studi che hanno portato ad una maggior conoscenza dell’argomento, soprattutto dal punto di vista degli effetti che determine tipologie di alimenti hanno avuto su determinati inpidui.
Tra pediatri e dietologi, tra medici e specialisti nell’alimentazione, c’ĆØ chi suggerisce uno svezzamento caratterizzato dall’assunzione di un gran numero di alimenti e chi invece spinge per uno svezzamento improntato sin dai primi mesi sull’assunzione di una dieta vegetariana, cosƬ da abituare fin da subito il bambino a consumare alimenti che garantiranno uno stato di salute più forte determinato da difese immunitarie più resistenti. Entriamo più nello specifico e vediamo tutta una serie di utili consigli relativi alla pratica dello svezzamento.
L’inizio dello svezzamento e la combinazione con l’allattamento
In primo luogo bisogna specificare che l’inizio dello svezzamento non deve assolutamente coincidere con l’interruzione dell’allattamento. Anzi. Ć proprio per via dello svezzamento che l’allattamento deve procedere, seppur con frequenza minore, in maniera tale da non creare un forte shock per il piccolo derivante dall’interruzione improvvisa della pratica. Senza contare che la combinazione delle due tipologie di alimentazione favorisce l’assunzione di nutrienti persi.
Per quanto riguarda il periodo di inizio dello svezzamento, solitamente è intorno al sesto mese di vita che il corpo del bambino inizia a richiedere sostanze nutritive come le proteine e il ferro, in modo da alimentarsi con un più alto apporto di nutrienti.
I cibi da introdurre sono comunque resi disponibili in maniera persa rispetto alle modalitĆ con cui vengono assunti dagli adulti: frutta frullata, minestrine e pappe a base di pesce, verdure o carne rappresentano un buon inizio di svezzamento, che porterĆ col tempo il piccolo ad abituarsi ai nuovi sapori.
Altri utili consigli sullo svezzamento
Un aspetto particolare della pratica dello svezzamento riguarda le modalitĆ con cui i nuovi alimenti vengono introdotti nell’alimentazione del bambino. Per dare modo al corpo di abituarsi, infatti, ĆØ fortemente consigliato introdurre gli alimenti uno alla volta, rispettando le esigenze di un metabolismo completamente perso da quello di un adulto. Inoltre, ĆØ bene specificare che le credenze di un tempo relative alla necessitĆ di evitare il più possibile gli alimenti contenenti allergeni, glutine su tutti, non sembrano avere particolare validitĆ , motivo per cui ĆØ possibile introdurre nello svezzamento pastine e carboidrati (con moderazione).
Tornando al discorso dell’allattamento, ĆØ di particolare importanza continuare con la pratica affinchĆ© il neonato possa assumere in maniera costante i nutrienti essenziali contenuti nel latte materno, un alimento unico per le sue caratteristiche che lo rendono perso da qualsiasi altra tipologia di latte presente in natura.
Altro consiglio fondamentale riguardante lo svezzamento ĆØ quello di evitare sale e zucchero negli alimenti da introdurre nell’alimentazione del bambino: il primo porta all’ipertensione, il secondo aumenta il rischio di problemi futuri legati all’obesitĆ , per cui sono da evitare entrambi il più possibile.
Infine, due consigli sui cibi fatti in casa e sulle proteine: per quanto riguarda i primi, meglio optare per preparazioni casalinghe in modo tale da abituare il bambino a prodotti sani e realizzati sul momento; per quanto riguarda le proteine, ĆØ fondamentale non eccedere per evitare di causare danni al metabolismo del neonato in crescita.