
Se si stanno organizzando le vacanze estive e come meta è stata scelta una località balneare, se in famiglia è presente un neonato è importantissimo informarsi per il suo bene e prendere le giuste precauzioni.
Innanzitutto bisogna sottolineare il fatto che i bambini piccoli fino ai primi 6 mesi, è meglio non esporli al sole durante gli orari di punta in quanto non è ancora in grado di regolare la temperatura corporea; è consigliato portarlo in spiaggia la mattina presto e/o alla sera dopo le diciotto quando le temperature son ancora basse. Il rischio principale che si corre esponendolo alle ore più calde è quello di portarlo in una situazione di disidratazione, dei sintomi che fanno capire che il neonato è disidratato sono la scarsa emissione di urine, mucose secche ed eccessiva sonnolenza.
Dopo che si è scelto l’orario in cui portare il piccolo in spiaggia, è importante anche scegliere con attenzione la spiaggia stessa. Si può essere decisi ad andare in spiagge tranquille e isolate ma è consigliato evitare posti così e scegliere posti in cui si è vicini a luoghi di soccorso per ogni evenienza. E’ consigliato anche evitare spiagge troppo affollate che potrebbero mettere in stato di agitazione il bambino.
L’aria del mare salubre che è ricca di iodio e priva di ozono (inquinante estivo) fa molto bene alle vie respiratorie del bambino, nonostante ciò è importante sempre tenerlo al riparo sotto un ombrellone per proteggerlo da eventuali correnti di vento e brezze marine.
Per quanto riguarda l’abbigliamento è vivamente consigliato mettergli in testa un cappellino e indumenti in fibra naturale che lascino le gambe e le braccia scoperte le quali è consigliabile proteggere con delle creme solari adatte alla pelle del neonato.
Le creme solari più indicate per i piccoli sono quelle con protezione tra 25 e 50 o creme solari che respingono i raggi solari e non li assorbono. E’ importante applicare la crema almeno 15 minuti prima di esporre il bambino al sole e rispalmarla almeno ogni due ore.
Per i bambini di poche settimane e fino ai tre mesi è sconsigliato vivamente immergere il bambino nell’acqua marina, è meglio tenerli sotto l’ombrellone e farlo giocare con dei giochi da spiaggia.
Se il bambino ha dai tre mesi in so, meglio se ha più di sei mesi, si può iniziare a fargli avere un contatto con l’acqua del mare, stando comunque attenti perché avendo una pelle molto delicata la salsedine o sostanze inquinanti presenti nell’acqua potrebbero irritarla arrivando anche alla dermatite.
Prima di far fare un bagno al proprio bambino è consigliato procedere a step per vedere se ha una reazione positiva oppure no.
Il primo passo da fare è quello di controllare la temperatura dell’acqua ed evitare di immergerlo se la temperatura di quest’ultima è bassa; bisogna stare molto attenti in quanto gli adulti hanno una percezione della temperatura diversa, anche se fa molto caldo e l’acqua a contatto con la loro pelle sembra non essere fredda per un neonato potrebbe non essere così.
E’ consigliato iniziare sedendosi sulla riva del mare per fargli osservare la situazione in modo che possa capire che non è nulla di pericoloso. D
opo di che si può provare ad immergergli i piedini nell’acqua per vedere che tipo di reazione avrà, se ci si vuole sentire più sicuri si possono mettere dei braccioli o un salvagente gonfiabili; il bambino potrebbe reagire in due modi: il bambino potrebbe risultare divertito ed incuriosito dall’acqua oppure potrebbe spaventarsi e ritirare subito i piedini, in questo secondo caso è sconsigliato continuare a tenerlo in acqua perché il bambino potrebbe spaventarsi molto e rimanere in una situazione di tensione quando si trova vicino all’acqua.
Per cercare di fargli passare questa “paura” è consigliato magari iniziare a fargli avere dei contatti con l’acqua all’interno di piccole piscine gonfiabili costruite su misura per bambini, magari dotate anche di piccoli giochi per distrarlo.
Se il bambino invece reagisce in modo curioso al contatto con l’acqua si può cercare di immergerlo tenendolo in braccio e rimanendo in una zona dove si tocca con i piedi in modo che il bambino eviti di ingerire l’acqua che potrebbe contenere sostanze dannose per la sua salute.
Mentre lo si tiene in braccio bisogna tenerlo con il viso rivolto verso di voi in modo che il bambino si senta più al sicuro, in modo anche da scaldarlo con il proprio corpo se la temperatura si inizia ad abbassare.
Anche mentre si tiene il bambino in acqua è consigliato lasciargli in testa un cappellino dopo avergli bagnato il capo per evitare che prenda delle insolazioni, i così chiamati colpi di sole.
E’ consigliato rimanere non per molto tempo in acqua, se il bambino inizia a dare segni di fastidio o insofferenza è meglio uscire ed evitare di forzare la cosa in modo che non si innervosisca.
Dopo un bagno nell’acqua del mare è consigliato lavare la pelle del bambino con acqua dolce e calda e asciugarli subito. Dopo di che si può concludere la giornata in spiaggia giocando con il proprio bambino con paletta e secchiello o qualsiasi altro gioco da spiaggia adatto per la sua età!
Se i genitori prenderanno in considerazione queste poche ma importanti precauzioni, sarà possibile far trascorre delle ore al mare al bambino divertendosi tutti insieme e facendogli conoscere nuovi ambienti!