
Se sei una mamma, soprattutto di bambini tra i 3 e i 15 anni, molto probabilmente ti scontrerai con le famose malattie esantematiche, tipiche appunto della prima infanzia e che destano non poche preoccupazioni alle neomamme.
Premesso che il consulto con il pediatra è sempre consigliato e soprattutto necessario (specie perché spesso si ricorre all’impiego di farmaci), proviamo a fare insieme una breve panoramica delle malattie esantematiche più diffuse, passando in rassegna descrizione, sintomi, caratteristiche, cura e rischi.
Dal greco exanthema (ἐξάνθημα), ovvero scoppio/sfogo, a livello generale si tratta di malattie infettive (virali o batteriche) che si caratterizzano per la presenza di eruzioni cutanee, unitamente ad altre sintomatologie, come febbre, calo dell’appetito, cefalea, dolori addominali e muscolari, irritabilità ecc.
Attualmente, le malattie esantematiche più diffuse sono 7, ovvero scarlattina, morbillo, rosolia, varicella, quinta malattia (eritema infettivo), sesta malattia (esantema critico) e bocca mani piedi.
Tuttavia, esistono altre malattie esantematiche, anche se molto meno conosciute e diffuse, come ad esempio il tifo, la sifilide, la mononucleosi, il vaiolo, l’epatite ecc.
Si tratta di condizioni morbose che colpiscono principalmente i bambini per due ragioni: (1) il sistema immunitario ancora immaturo e meno funzionale; (2) l’elevato rischio di contagio presente negli ambienti di vita comunitaria come scuola o asilo nido. La diagnosi è resa possibile dal semplice esame obiettivo e dall’anamnesi del paziente; in caso di dubbi si può ricorrere alle analisi del sangue o della saliva.
Il trattamento, invece, varia a seconda della malattia esantematica. In linea generale, le malattie di origine virale vengono trattata con terapie sintomatiche, ovvero quelle terapie volte a lenire i sintomi; mentre per quelle batteriche si ricorre ad antibiotici con lo scopo di eliminare la causa di insorgenza della malattia.
La prognosi, dipendente dalla specifica malattia esantematica, è tendenzialmente buona, tuttavia è sempre raccomandata la vaccinazione (soprattutto per morbillo, varicella e rosolia) in quanto rappresenta la misura preventiva di maggior efficacia per ridurre sia il rischio di insorgenza, sia per attenuare la sintomatologia in caso di contrazione dell’infezione.
Nei casi più gravi (ad esempio il tifo), tuttavia, la prognosi è meno positiva ed occorre prestare maggior attenzione e precauzione per non incorrere a situazioni di contagiosità della popolazione, nonché ricorrere all’impiego di farmaci antivirali.
Sempre a livello generale, lo sfogo cutaneo può manifestarsi con macchie di varia grandezza, con o senza arrossamento della cute, prurito, vescicole o papule. Quest’eruzione può colpire qualunque sede del corpo, anche se vi sono zone più soggette come viso, pancia e schiena, area genitale, mani e piedi.
A proposito della sede di scoppio dello sfogo, è possibile stilare una classificazione di queste malattie.
Abbiamo quindi malattie con esordio sul viso, come morbillo, rosolia, quinta malattia e scarlattina; malattie che si manifestano a partire da eruzioni sul tronco, come varicella e sesta malattia; ed infine la bocca mani piedi che, come suggerisce il nome, riguarda principalmente le estremità corporee.
Vediamole quindi singolarmente, più nel dettaglio:
1) scarlattina: di origine batterica, quindi trattata con antibiotici, si manifesta prevalentemente in età scolare ma può presentarsi diverse volte nella vita. Si presenta con lingua all’inizio bianca e poi rosso intenso, mal di gola, febbre, vomito e cefalea. Solo dopo vi è l’eruzione cutanea che consiste in macchie rosse concentrate. Può, inoltre, essere causa di infezioni alle orecchie, ascessi alla gola, sinusite, polmonite, meningite, disturbi alle ossa o alle articolazioni, problemi epatici e renali, febbre reumatica associata a complicazioni cardiache;
2) morbillo: estremamente contagioso, colpisce soprattutto bambini tra 1 e 3 anni. Il quadro clinico non è grave, infatti si presenta con sintomi tipici del raffreddore e solo dopo vi è lo sfogo di macchioline bianche sulle guance, che poi diventano rosse e si diffondono nel resto del corpo. Tuttavia, può dar luogo ad otiti, polmoniti, diarrea e crisi convulsive;
3) rosolia: di origine virale, riguarda soprattutto bambini tra 5 e 14 anni. La sintomatologia è lieve, con piccole macchie rosa e leggeri gonfiori dei linfonodi (collo e orecchie). Tuttavia, se contratta in gravidanza è molto pericolosa per il feto (rischio di encefalite);
4) varicella: di origine virale, si presenta con pustole su tutto il corpo. Nei bimbi più grandi e negli adulti l’esantema si accompagna a cefalea e spossatezza;
5) quinta malattia: forma virale tipica di bambini tra 5 e 15 anni, ha in genere il suo esordio con una leggera febbre e una sintomatologia influenzale, cui segue l’arrossamento delle guance;
6) sesta malattia: forma virale che colpisce soprattutto tra i 6 mesi e i 2 anni. L’esordio è caratterizzato da febbre elevata (motivo per cui viene trattata spesso con antifebbrili) che poi scompare all’improvviso e a cui solo dopo segue l’esantema, che ricorda quello del morbillo;
7) bocca mani piedi: si presenta con macchie o ulcere dolorose nelle zone, appunto, di mani, bocca e piedi (da cui il nome), accompagnate da possibile febbre, calo dell’appetito e mal di stomaco.