Bambini e Autismo : quello che c’è da sapere

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Quando si parla di autismo al giorno d’oggi si fa molta confusione poiché, nonostante sia decisamente diffuso, non è chiaro a tutti di cosa si tratti.

 

Innanzitutto bisogna specificare che l’autismo non corrisponde ad una malattia perché per quest’ultima generalmente esiste una cura mentre per l’autismo non vi è alcuna possibilità di guarigione. Tale sindrome può colpire in maniera differente e non esiste una sola tipologia di autistici: esistono infatti alcuni soggetti che sviluppano delle capacità intellettive decisamente superiori alla norma mentre altri possono presentare dei veri e propri deficit. Purtroppo oggigiorno non sono ancora certe le cause che portano alla sviluppo di tale sindrome in alcuni soggetti.

 

Secondo alcuni studi però sembrerebbe che a contribuirne la diffusione sia anche la genetica: la combinazione di sette geni potrebbe infatti portare un individuo ad essere maggiormente predisposto all’autismo. Anche alcune cause esterne possono rappresentare una causa per la diffusione della sindrome ma esse non sono ancora del tutto certe (in alcuni casi si parla di infezioni gravi o malattie infettive).

 

Dalla sindrome non si guarisce ma, grazie agli sviluppo in campo medico e scientifico, oggi è possibile migliorare di gran lunga la vita degli autistici aumentando le loro abilità e aiutandoli nelle piccole sfide di tutti i giorni.

Autismo: quali sono i segnali a cui bisogna prestare attenzione

Sebbene non sia possibile prevedere in modo specifico l’arrivo di questa sindrome, esistono alcuni segnali a cui un genitore deve prestare attenzione poiché potrebbero essere collegati all’autismo. Generalmente tali segnali cominciano a manifestarsi intorno ai due o tre anni di età e apparentemente non mostrano nulla di strano: quelli più frequenti sono senz’altro la tendenza ad abbassare lo sguardo e non guardare mai una persona dritto negli occhi, il ripetere spesso alcune attività e l’eseguire dei movimenti fini a se stessi, senza alcuno scopo.

 

Naturalmente tali segni non costituiscono una diagnosi dettagliata e per tale ragione in caso di incertezze e dubbi è opportuno per prima cosa recarsi dal proprio pediatra di fiducia che saprà dare la giusta valutazione rispetto a questi comportamenti. Di solito si viene poi indirizzati verso un neuropsichiatra infantile oppure uno psicologo infantile che potranno effettuare tutti gli accertamenti necessari.

 

Bambini autistici: come devono comportarsi i genitori
Di fronte ad un disturbo come l’autismo molti genitori si sentono spaesati e non sanno bene come comportarsi proprio perché si tratta di una sindrome molto complessa, che non ha una sola chiave di lettura. La regola generale comunque è quella di agire con molta calma: non bisogna cercare di fare tutto e subito ma, a seconda anche del livello di sviluppo del bambino, è necessario procedere per gradi. Per tale ragione è fondamentale non cercare di imporre al bimbo più attività contemporaneamente poiché potrebbe confondersi.

 

In genere infatti i bambini autisti sono ipersensoriali cioè percepiscono insieme tutti gli stimoli come vista, udito, olfatto e gusto. Un altro fattore da non dimenticare è la costanza: agli individui autistici bisogna dare poco alla volta ma giorno dopo giorno affinché possano sviluppare al meglio le abilità intellettive e fare progressi. Le parole da usare devono essere chiare, concise, brevi. Non bisogna dare troppe informazione perché il bambino non sarà in grado di recepirle nello stesso momento. Inoltre è bene ricordare che in molti casi i bambini autistici possono essere piuttosto nervosi e agitati perché sviluppano i sensi in maniera più ampia rispetto alle persone normodotate.

 

Ci sono addirittura delle circostanze in cui essi possono essere violenti: perciò è importante cercare di prevenire quanto più possibile tali crisi. Per farlo basta ripulire leggermente l’ambiente domestico avendo cura di eliminare tutti quegli oggetti che possono arrecare disturbo al piccolo. La stanza deve essere arredate in modo minimale, semplice, non deve contenere troppi oggetti, giocattoli e orpelli vari, le pareti devono essere dipinte con colori neutri e poco saturi mentre la luce deve essere tendenzialmente soffusa. Per quanto riguarda i giochi è opportuno evitare quelli che hanno un display troppo acceso, suoni forti e qualsiasi gioco elettronico o digitale.

 

 

La musica invece può essere molto d’aiuto perché calma e tranquillizza, anche se non esiste un solo genere adatto per tutti. Pertanto i genitori possono fare delle prove per capire quale sia quella più adatta per il proprio figlio. Per i bambini molto piccoli potrebbe essere efficace la musica da carillon che possiede un potere rilassante. Anche lo sport fa molto bene ai bambini affetti da autismo poiché, così come avviene con tutti gli altri bambini, li aiuta a sfogarsi e a scaricare la tensione in maniera sana. In particolare le attività più appropriate e consigliate sono senz’altro il nuoto e la corsa preferibilmente all’aria aperta.

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