Le tappe dello sviluppo del bambino, dalla nascita ai 6 anni

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Ecco le principali fasi della crescita di un bambino, dalla nascita al primo giorno di scuola.

L’arrivo di un figlio in casa, è uno dei momenti più emozionanti ed eccitanti nella vita di un genitore. Questa grande gioia, però, spesso, sopratutto se si tratta del primo figlio, è accompagnata da dubbi, ansie e preoccupazioni su come gestire e vivere i diversi momenti di crescita del piccolo.

In realtà, non bisogna vivere le diverse tappe dello sviluppo di un bambino con ansia o con il timore di non riuscire ad aiutarlo quando ne avrà bisogno, perchè il bambino vive tutti questi momenti in modo quasi naturale e avrà solo bisogno di viverlo con voi e sentirvi accanto a lui.

 

Ma vediamo nello specifico, quali sono le tappe dello sviluppo di un bambino, dalla nascita fino ai primi 6 anni.

 

Chiaramente, i bambini non sono tutti uguali per cui non è detto che tutti i bimbi imparino le stesse cose nello stesso periodo: ogni bambino, infatti, ha i suoi tempi e i suoi ritmi. Però ci sono delle fasi di crescita in cui, in determinati intervalli di tempo, i neonati acquisiscono precise capacità: pertanto, se un bambino presenta qualche piccola differenza in questo schema, non bisogna allarmarsi subito perchè potrebbe semplicemente essere una normale variabilità del bambino.

 

Se invece, vi accorgete che la differenza temporale è veramente notevole, consultate il vostro pediatra che saprà valutare la situazione senza alcun dubbio.

LO SVILUPPO DEL BAMBINO DALLA NASCITA AL PRIMO ANNO

Dal punto di vista motorio, il neonato in questo periodo inizia molto gradualmente a controllare la testa e, verso il terzo mese, riesce a tenerla sollevata per poco. In questo stesso periodo si porta le mani alla bocca. Dal punto di vista “emotivo”, invece, inzia a seguire, seppur in modo limitato, i volti familiari e quando piange, intuisce che stiamo provando a consolarlo con un abbraccio o con il ciuccio. Nell’ultimo periodo accenna dei sorrisi in risposta a quelli degli adulti.

 

Intorno ai 4 – 5 mesi, il neonato ormai solleva la testa per bene, anche se messo a pancia in giù e prende gli oggetti per portarli alla bocca.

Dal punto di vista relazionale, in questo periodo riconosce la voce della mamma e anche da dove proviene il suono, e sorride in modo spontaneo.

E’ intorno ai 6-7 mesi che il bimbo sta seduto appoggiandosi ma anche senza appoggio. Riconosce i volti a lui familiari, non solo mamma e papà, mentre inizia a mostrarsi impaurito davanti a volti sconosciuti.

 

La sua curiosità inizia ad emergere, infatti, vuole sempre toccare tutto, osservare ed esplorare. Anche guardarsi allo specchio è per il neonato un gioco divertente adesso. Verso la fine inizia anche la lallazione.

 

Dagli 8 ai 10 mesi il neonato inizia a gattonare e mettersi seduto da solo. Potrebbe anche iniziare a mettersi in piedi. Regisce quando si sente chiamare per nome e ha dei giocattolini preferiti.

Dal punto di vista dell’alimentazione, gradisce il cibo proposto con il cucchiaino e porta piccoli pezzettini di cibo dalle mani alla bocca.
Se insegnati, imita alcuni gesti, ad esempio “ciao”, “batti batti le manine”, ecc.

LO SVILUPPO DEL BAMBINO DOPO L’ANNO

Intorno all’anno, il bambino si mette in piedi e cammina almeno lateralmente, tenendo le manine appoggiate all’arredo. Potrebbe, però, camminare in modo autonomo. Si sfila le calze o i sandaletti e gioca con i vestiti. Sposta i giochini o altri oggetti da una scatola e poi li rimette. Manifesta la sensazione di paura se lasciato solo o in situazioni per lui strane.
Può indicare qualcosa con il ditino.

 

In questo periodo, inoltre, inizia a dire le sue prime paroline: mamma, papà, pappa.
Prima dei due anni, il bambino ormai cammina in modo autonomo, corre e sale e scende dai mobili o dal divano senza aiuto. Beve dal bicchiere e può mangiare da solo con il cucchiaino. Quando lo si veste, può allungare il braccio o la gamba e quindi essere d’aiuto.
Si mostra affettuoso e saluta quando vede i familiari, ed è felice se è circondato da bambini.

 

In questo periodo, inoltre, il bambino capisce ciò che gli viene detto e a suo modo si fa capire con frasi base di un paio di parole al massimo.

 

Prima dei tre anni, il bambino ormai, a livello motorio, sale e scende le scale alternando i piedi in maniera corretta, salta e inizia anche ad usare le biciclettine. Passa più tempo in modo autonomo con i suoi giochi, in modo particolare con le costruzioni o con i piccoli puzzle.

 

Manifesta il suo carattere e le sue emozioni come ad esempio la rabbia, la vergogna e la timidezza ma anche la possessività e socializza con adulti e bambini.

 

Sa indicare e nominare le parti del corpo, potrebbe anche conoscere forme e colori.
Dal punto di vista del linguaggio, parla in maniera più comprensibile, formando delle piccole frasi, risponde alle domande che gli vanno fatte, racconta filastrocche o storiette.
Prima dei 4 anni il bambino diventa più autonomo con il cibo e mangia da solo. Vuole fare cose nuove e gioca spesso utilizzando fantasia ed immaginazione, adora stare con i bambini e giocare insieme a loro.

 

Ha la percezione del tempo che passa e canta canzoncine e storie che conosce a memoria.
Infine, prima dei 6 anni il bambino, oltre a magiare da solo, si occupa anche della propria igiene personale da solo.

 

Diventa più collaborativo ed è più semplice fargli seguire le regole, disegna figure geometriche e anche la figura umana, con tutti i dettagli del viso e del corpo.
Sa contare e inizia ad approcciarsi all’alfabeto e alle lettere. Usa la sua fantasia per raccontare storie inventate o fatti vissuti.

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