Bronchiolite nei neonati e bambini: sintomi, cause, prevenzione

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Bronchiolite: le cause.
La bronchiolite è un’infezione che va a colpire le vie aeree ed in particolare i polmoni e i bronchioli ed è provocata in circa il 75 % dei casi dal virus respiratorio sinciziale (VRS), che colpisce soprattutto i bambini molto piccoli, con un’età non superiore ai due anni, che lo contraggono dopo essere venuti a contatto con delle secrezioni infette, per poi manifestare i primi sintomi dopo un tempo di incubazione di 6-10 giorni.

 

La contrazione di questa patologia è molto frequente ed accentuata nel caso in cui il bambino sia nato prematuro o abbia patologie polmonari o cardiovascolari, in questi casi tali fattori unitamente all’immaturità del sistema immunitario del piccolo rendono molto più alto il rischio di contrarla. Il periodo dell’anno in cui i neonati sono soggetti più frequentemente alla bronchiolite è quello autunnale ed invernale, infatti questa malattia è prevalentemente stagionale.

Bronchiolite: sintomi.
In genere la bronchiolite nei bambini molto piccoli si presenta al suo esordio con una lieve febbre bassa e infiammazione nasale, inseguito compare una tosse sempre più forte che porta a serie difficoltà nel respirare agevolmente.

 

In genere questi sintomi vanno scemando da soli e solo in rari casi è necessario un ricovero ospedaliero. Talvolta alcuni bambini hanno presentato un calo dei livelli di ossigeno nel sangue e disidratazione dovuta agli sforzi compiuti per gli atti respiratori e alla difficoltà ad alimentarsi correttamente a causa della patologia. In alcuni casi la malattia può portare ad otite o al rischio di apnea, ma la maggior parte delle volte l bronchiolite fa il suo corso in 12 giorni per poi guarire definitivamente senza portare conseguenza per la salute del bambino.

Bronchiolite: prevenzione.
Prevenire una malattia come la bronchiolite è molto difficile, perché per contrarla basta davvero poco, proprio perché il virus si insinua attraverso le vie respiratorie e basterebbe che il neonato respirasse qualche gocciolina infetta per contrarre la patologia. Ci sono però dei piccoli accorgimenti che si possono seguire per ridurre la probabilità di contagio:7
-tenere gli adulti affetti da influenza, raffreddore o altri virus delle vie respiratorie, lontani dai bambini che hanno meno di due anni.
-lavarsi le mani ogni volta che si sta per venire a contatto con il neonato.
-far bere molti liquidi al bambino.
-nel caso in cui sia possibile, prediligere l’allattamento al seno piuttosto che quello con latte artificiale per rinforzare le difese immunitarie del piccolo.
-non fumare mai al chiuso in casa negli ambienti frequentati dal bambino.
-effettuare spesso lavaggi nasali con soluzione fisiologica.

Bronchiolite: terapia.
Di seguito si riportano le pratiche più frequenti per curare o per lo meno alleviare la sintomatologia mentre si aspetta che la malattia faccia la sua evoluzione e passi spontaneamente al bambino:
-lavaggi nasali con soluzione fisiologica o ipertonica per dare un po’ di sollievo nel respirare.
-umidificazione degli ambienti.
-aerosol con broncodilatatori.
-riposo.
-assunzione di molta acqua per evitare la disidratazione.

 

Si ricorda inoltre che per questo tipo di patologia gli antibiotici non sono necessari perché non sortiscono nessun tipo di effetto sul virus, nel caso in cui la situazione peggiori rivolgersi al medico.

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